Designer d'interni Monica Tirotto
Perchè ho deciso di fare la designer d’interni
L’idea di creare nuovi ambienti mi affascinava fin da ragazzina. Non so quante giornate abbia passato a cambiare continuamente la disposizione dei mobili, ma non avendo esperienza, mi distruggevo la schiena alla ricerca della giusta sistemazione per ammodernare. Fu così che decisi di studiare design, architettura e arredamento alle scuole superiori.
Ho sempre immaginato di poter vivere in una casa che, attraverso lo stile, rappresentasse ciò che amo e che in qualche modo mettesse a nudo la mia anima: “le stanze nella nostra casa sono le specchio di ciò che siamo” rappresenta esattamente la mia idea di design.
Quel design con cui raccontare i nostri stati d’animo, il nostro umore in quel momento e per sottolineare i cambiamenti e le fasi importanti della nostra vita.
La casa non è un posto per trovare riparo dal freddo, ma un angolino tutto nostro dove poter ammirare il cambiamento delle stagioni.
Gli anni e l’esperienza nel settore dell’arredamento, mi hanno insegnato a capire se una persona è in un momento di cambiamento o se la sua vita attraversa un momento difficile, proprio perché lo stile racconta di noi.
Perché se la casa è il palcoscenico della propria vita, l’arredamento è il suo teatro, e ogni stanza è una scena che permette il cambiamento, la dinamica degli atteggiamenti e delle situazioni.
designer d’interni Sassari
Il primo amore non si scorda mai
La cosa più bella è che avevo solo 24 anni e un budget limitato, ma, pazzia pura, ho iniziato a ristrutturarla. E’ stata la mia prima esperienza, stimolante e difficile perché mi fece capire in prima persona le vere difficoltà nel riuscire a creare spazi con budget ridotto all’osso. Sapevo che non potevo permettermi di avere da subito la casa dei miei sogni, ma anche che le difficoltà e i limiti esistono per essere superati.
Ho pensato un passo alla volta, e devo dire che malgrado tanti sacrifici sono riuscita a creare un ambiente molto confortevole.
Nel frattempo continuavo a fare stage nel tempo libero e a riempire letteralmente la mia casa di riviste di arredamento e così, ristrutturai tante case di amici e conoscenti, acquistandone la fiducia.
Ripenso ancora come mai in queste occasioni non capii che avrei dovuto riprendere in mano il lavoro da interior designer ma, con un mutuo da pagare non era semplice iniziare un nuovo lavoro in collaborazione con dei professionisti affermati e non essere pagata tanto da sopperire alle mie spese.
La vita però prima o poi bussa alla tua porta e ti rimette di fronte a te e ai tuoi desideri, prima o poi devi ricominciare ad ascoltare la tua vocina.
I sogni più belli sono quelli che si hanno da bambini.
Se questa è la parte più sognatrice di me, l’altra parte, forse, ha radici nell’infanzia.
Da piccola non ho mai avuto uno spazio tutto mio perché lo dovevo sempre condividere con i miei fratelli.
E non vi dico quanto io abbia desiderato una stanza tutta mia, soprattutto perché nella mia camera era, come diceva mia mamma, “severamente vietato sporcare le pareti con i poster”, la quale non mi permetteva di personalizzare i miei spazi come facevano, e fanno tutt’oggi, tanti adolescenti.
Terminati gli studi ho fatto la mia prima esperienza lavorativa in uno studio di architettura: un tirocinio gratuito con nessuna certezza e che sarebbe durato non so nemmeno quanti anni ma, nonostante fossi felicissima di mettere in pratica ciò che sapevo, quella realtà iniziava a pesarmi.
Colpo di scena: cambio di programma
Fu così che un giorno riflettendo in un momento di necessità (a quell’età la mia esigenza era essere indipendente economicamente), qualcuno mi disse: “i sogni non pagano le bollette” (mi raccomando se dovessero dirlo a voi seguitelo a par…cce, ndr) e così ho dovuto fare una scelta diversa: trasformare, per un po’ di tempo, la mia grande passione e il mio sogno lavorativo in un hobby.
Nel frattempo ho iniziato il mio nuovo lavoro e indovinate con miei primi risparmi cosa ho comprato? La mia prima casa!
designer d’interni Sassari
Una mattina ero casa di Margherita Savera, una GRANDE persona, amica e MAESTRA DI VITA, mentre lei parlava io pensavo a come ristrutturare la sua casa, mi sono allontanata dal nostro discorso e ne ho iniziato uno mio. Ovviamente lei si è accorta che ero distante e alla sua domanda ”cosa pensi?” risposi illustradole il mio progetto, di come in poche mosse sarei riuscita a rimettere a posto il suo disordine (inteso come ambienti poco organizzati). Mi aspettavo un bel “fatti i fatti tuoi” invece mi disse “quando iniziamo”?
La sua gioia mi ha entusiasmato tantissimo, quasi potevo toccare con mano la sua felicità perché, da tempo, rimandava per via del poco tempo ma anche perché non osava intraprendere da sola questo cambiamento così impegnativo. ECCO con la mia grande PASSIONE creare entusiasmo, creare case confortevoli, essere l ‘artefice e aiutare a ricominciare una fase nuova della vita di una persona mi da una grande soddisfazione.
Cosi ho ricominciato, mi sono accorta che non c è luogo più importante dove trovare rifugio e conforto, dove sentirsi coccolati: LA CASA. Che bello dopo una lunga giornata di lavoro dire finalmente a casa!
Arredare , Colorare, Personalizzare, Conoscere insieme quali sono gli hobby le aspettative di chi ABITA LA CASA mi piace tantissimo. Più tardi nel tempo ho scoperto che è bellissimo cambiare un oggetto, trasformarlo, dargli una nuova vita. Troppo spesso buttiamo arredi nuovissimi, magari solo perché ormai ci annoiano o non sono più fashionable.
Negli anni, essendo a corto di tempo, come tutte le donne ormai, ho capito che mi serviva un sistema o stile che riuscisse a creare nella casa armonia e ordine.Ho scoperto e approfondito l’antica arte geomantica taoista del feng shui , nata in Cina migliaia di anni fa, ausiliaria dell’ architettura.
Personalmente la trovo fantastica perché unisce confort e spirito, per questo rispetta la vera essenza dell’essere umano.
Il mio più grande desiderio far appassionare tante persone a questa antica arte di cui parlerò presto nei prossimi articoli